08 Giu Il PUNTO VERDE e la RICICLABILITÀ: una sfida a suon di loghi
Quante volte avete visto questo simbolo su un imballaggio e quante volte vi siete chiesti: ma cosa significa?
È riciclabile? È riciclato?
Insomma, dove lo butto?
DiCOmo, da sempre attenta alla questione ambientale, vuole aiutarvi a districarvi nel mondo dei loghi degli imballaggi, aiutandovi a muovervi al meglio in questo campo per salvaguardare il nostro pianeta.
Innanzitutto questo simbolo indica solamente l’ente che si occupa della raccolta e dello smaltimento dell’imballaggio ma non specifica nulla in merito a riciclabilità e/o presenza di materiale riciclato e difatti in Francia si è deciso di eliminarlo poiché creava non pochi problemi di gestione rifiuti.
Quindi se lo si trova su un imballo cosa devo fare? Riciclo o no? Tutto dipende dal tipo di materiale e dalle disposizioni del proprio comune. Il logo del green dot viene stampato dalle aziende che hanno aderito a questa associazione (PRO Europe) ma non dà alcuna indicazione sulla destinazione finale del prodotto.
Come possiamo quindi capire se un prodotto va riciclato e dove? Quali simboli dobbiamo cercare?
Ecco che DiCOmo arriva in vostro aiuto, fornendovi una lista dei più comuni loghi per aiutarvi a districarvi nei meandri del labirinto del mondo del riciclo:
Questo simbolo indica sia che il materiale è riciclabile, sia che può essere formato da materiale riciclato. Si trova principalmente sugli imballaggi di carta, cartone e cellulosa. Può essere gettato nella raccolta differenziata della carta.
Questo è il simbolo del riciclaggio che si trova principalmente sulle confezioni di plastica. Può indicare sia che il materiale è riciclabile, sia che è in parte formato da materiale riciclato. Al suo interno si trovano una serie di numeri da 1 a 6 che indicano il tipo di plastica e quindi può essere gettato nella raccolta differenziata della stessa.
Attenzione però! Se all’interno è indicato il numero 7, vuol dire che non è riciclabile!
Questi loghi vengono apposti sugli imballaggi di carta, cartone e cellulosa e indicano che la materia prima di cui sono fatti gli imballi proviene da foreste gestite in maniera sostenibile, riciclata e da fonti controllate. In questo caso il logo è un “plus” che alcune aziende decidono di adottare per aiutare la salvaguardia dell’ambiente. L’imballo va sempre gestito con la raccolta differenziata della carta.
Infine, in questo simbolo viene indicato materiale di cui sono composti i contenitori per i liquidi ed è accompagnato sempre una sigla. Tra le più diffuse possiamo trovare: PET, PE, PP, PS e PVC che indicano vari tipi di plastica e vanno conferiti nella raccolta differenziata. Se è indicato PI, invece, si tratta di materiali poliaccoppiati, di diverso tipo e non separabili come ad esempio la carta dei salumi e in genere non sono riciclabili. Al suo interno si possono trovare anche simboli come AL (alluminio), ACC (acciaio, es. bombolette spray), VE (vetro) e infine CA che è il simbolo del cartone accoppiato ad altri materiali e va gettato con la carta.
Con questo piccolo elenco dei più comuni loghi che si possono trovare sugli imballi dei prodotti comunemente acquistati, speriamo di avervi dato un aiuto nel capire sia la corretta differenziazione dei rifiuti prodotti, sia, in fase di acquisto, di comprare prodotti a minor impatto ambientale e facili da inserire nella filiera di riciclo e/o recupero.