I top retailer brico europei per fatturato

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I top retailer brico europei per fatturato

L’ultimo Global DIY summit di Dublino, l’evento di networking dedicato al mondo del bricolage e del giardinaggio più importante a livello internazionale, si è svolto dal 5 al 7 giugno 2019 presso il Convention Centre Dublin e ha diffuso i dati relativi ai fatturati delle principali insegne mondiali ed europee della DIY per l’anno 2018 (l’edizione 2020 è stata rimandata al 2021).

L’evento, organizzato congiuntamente dalle due principali organizzazioni europee del fai-da-te, EDRA (European DIY Retail Association) e fedyma (federazioe europea dei produttori del fai-da-te) insieme a GHIN (Global Home Improvemnet Network), ha visto la presenza di operatori del settore brico e home provenienti da tutto il mondo, con più di 50 insegne.

Si tratta del principale evento in cui i rietailer della GDO e le aziende produttrici del settore hanno l’opportunità di incontrarsi per sviluppare business ed avere uno scambio di opinioni sugli sviluppi attuali e futuri del mercato globale.

TOP TEN EUROPA

Per quanto riguarda la Top 10 del Vecchio Continente si vede una forte presenza tedesca con 5 catene ed un gruppo francese Adeo leader di mercato, al comando. Purtoppo nessuna presenza di una catena italiana.

10 top rivenditori brico europeoi

 

LA DIY EUROPEA nel primo semestre 2020

Il COVID 19 ha spinto i consumatori a intraprendere un maggior numero di migliorie domestiche.

Per la FRANCIA le vendite a maggio 2020 sono state del 23,84% e nel giugno 2020 del 30,0% in più rispetto ai rispettivi mesi dell’anno precedente.

I dati della Banque de France sono stati pubblicati dall’associazione della distribuzione francese del bricolage, FMB. Tuttavia, secondo FMB, nonostante lo sviluppo positivo, le vendite del 2020 sono, dall’inizio del 2020 a giugno, ancora dell’8,5% circa al di sotto della cifra dell’anno precedente, in valore, mentre in volume la cifra scende al -9,11%.

Valori negativi che vengono ridimensionati se si prende in considerazione la variazione annuale (il glissement annuel) che vede la flessione a valore pari al 3,24% e a volume del 3,56%.

distribuzione francese bricolage

In SPAGNA secondo i dati di AECOC (l’associazione spagnola dei produttori e distributori), il fatturato dei distributori di ferramenta e DIY a maggio è sceso del 2,96% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, il che rappresenta una forte ripresa rispetto alle diminuzioni di 9,3% del primo trimestre e soprattutto rispetto al -75,4% di aprile, quando i negozi sono stati chiusi per tutto il mese.

distributori ferramenta spagna

Le grandi superfici sono state quelle che hanno registrato le migliori prestazioni, passando da un calo dell’81,4% ad aprile a una riduzione dello 0,6% del fatturato nel mese di maggio. Da parte loro, i negozi tradizionali hanno ridotto il loro fatturato del 49,6% ad aprile e minimizzato le perdite a maggio (-3,3%).

Oltre al buon funzionamento del canale online, i cambiamenti nelle abitudini di consumo hanno favorito i buoni dati per il mese di maggio. La necessità di limitare i viaggi ha inoltre fatto aumentare lo scontrino medio.

Alejandro Lozano, responsabile dell’area fai-da-te dell’associazione spagnola dei produttori e distributori AECOC, sottolinea che la principale preoccupazione del settore, al momento, è garantire lo stock dei prodotti più richiesti a fronte di un aumento senza precedenti della domanda. Lozano ritiene che, se si mantiene l’attuale tasso di vendita, il settore potrebbe chiudere il primo semestre dell’anno con perdite accumulate tra lo 0% e il 5%. “La previsione è che le vendite continueranno ad essere molto elevate fino a luglio e che in agosto la situazione tornerà alla normalità”. Il settore è tuttavia più cauto sulle previsioni per la seconda metà dell’anno. “Dobbiamo tenere conto delle conseguenze della crisi: come sarà colpito il tessuto imprenditoriale, quale sarà l’entità della distruzione di posti di lavoro dopo l’estate e come questo avrà un impatto sull’economia nazionale e sulla fiducia dei consumatori saranno alcune delle chiavi che segneranno la seconda metà del 2020″.

Nel canale professionale, la crisi ha avuto un effetto minore perché i contratti per i lavori e le riforme sono stati firmati prima dell’inizio del blocco. “La questione è quale sarà la prospettiva una volta completate le attività attualmente in corso”.

In ITALIA, Stocard (fintech tedesca) ha valutato il comportamento di acquisti nelle tre settimane della Fase 2: l’aumento delle spese nei negozi è stato significativo in numerosi settori merceologici: è il caso dei negozi di bricolage e di articoli sportivi che, tra il 18-24 maggio 2020, hanno registrato entrambi un +12% di vendite rispetto a febbraio 2020. Inoltre, continua il trend di crescita delle spese al sabato: sabato 23 maggio 2020, infatti, è stata la giornata in cui si è registra il picco di acquisti, con un +48% di vendite, rispetto agli altri giorni della settimana.

 

acquisti in italia covid-19

In INGHILTERRA: Kingfisher ha reso noti i dati relativi alle vendite di maggio e giugno.
Il gruppo britannico, presente in nove nazioni europee con i marchi B&Q, Castorama, Brico Depot, Screwix e Koçtas, registra nel mese di giugno una crescita di circa il 25% per i negozi fisici e di ben il +225% nell’e-commerce. Già a maggio, il gruppo aveva realizzato un incoraggiante +14,3% .
Tornando ai dati più recenti, quelli relativi al mese di giugno, i negozi gestiti del gruppo Kingfisher hanno registrato crescite importanti in tutti i Paesi, comprese tra il 15% della Polonia e il 33% della Francia .