Materie prime: prezzi alle stelle e fabbriche ad un’impasse

Materie prime: prezzi alle stelle e fabbriche ad un’impasse

Proprio ora che la domanda sta ripartendo, ecco che le fabbriche rischiano di fermarsi… Come è possibile?

Le materie prime ormai sono diventate introvabili e costosissime e per un paese come l’Italia che importa quasi tutto, la situazione è molto seria ed è causata da 3 fattori:

Nei primi mesi della pandemia, il valore dei prezzi delle materie prime è crollato del 20-30 % e la Cina, forte di un’economia pianificata, ne ha fatto scorta. I prezzi però ora sono alle stelle, come mai?

Tutti i paesi sono partiti di scatto ma con i magazzini vuoti!
Le aziende, infatti, si sono abituate a non avere più scorte con l’organizzazione “just in time” (e/o Kanban) per essere più efficienti.

Le materie prime, inoltre, sono diventate un investimento molto interessante poiché sono prezzate in dollari (al momento moneta debole) perciò convenienti per chi acquista in euro o altre valute.

Infine c’è stato un significativo aumento dei costi di trasporto (+605% è il valore registrato dal Dry Baltic Index) causato anche dall’introduzione di un nuovo regolamento che impone alle navi di abbassare la quota di zolfo nell’olio combustibile, cambiamento che ha portato alla rottamazione e/o alla ristrutturazione di alcune navi.
Secondo gli esperti questa situazione si normalizzerà nei prossimi mesi tranne che per alcune materie che si sono rese necessarie per le “rivoluzioni” in corso nel sistema produttivo e cioè la transizione green e quella digitale. Si parla di materie “indispensabili” come rame, litio, silicio, cobalto, terre rare, nickel, stagno e zinco.
Come si può uscire quindi da questa situazione?

Lo scorso ottobre l’UE ha costituito l’Alleanza per le materie prime per diventare più autonomi puntando su 3 obiettivi:

  • Favorendo l’attività estrattiva dei metalli pesanti sul territorio europeo avvalendosi di tecnologie avanzate;
  • Potenziando l’attività di riciclo dei metalli pregiati;
  • Costruendo una politica estera e industriale comune per ottenere concessioni per i minerali non presenti nel territorio.

E cosa sta facendo DiCOmo nei confronti dei partner per aiutarli in questo difficile momento?
DiCOmo collabora sia con i clienti che con i partner industriali, preparando accurati previsionali per eliminare tutti i potenziali disservizi.
Anche in questo caso, il lavoro di DiCOmo, mettendo in collegamento i clienti finali con i partner industriali è un plus che permette di anticipare e risolvere gli eventuali problemi che possono scaturire dalle situazioni di emergenza come quella che stiamo vivendo.

Affidarsi a DiCOmo, quindi, è una scelta decisamente vincente!