Settore del mobile: la ripresa delle attività per le aziende

Settore del mobile: la ripresa delle attività per le aziende

Le aziende del settore del mobile, superata la fase più critica dell’emergenza dovuta al Covid-19, hanno finalmente potuto riprendere, solo in questi ultimi giorni, una quasi normale attività produttiva. La pandemia è stato un duro colpo per il nostro settore e anche l’annullamento del Salone del Mobile non ha certamente aiutato. Si tratta infatti della manifestazione più importante nel mondo sul design che genera per gli espositori (e per la città di Milano che la ospita da sempre) un introito notevolissimo.

Per non parlare poi delle centinaia di eventi del Fuori Salone che si svolgono nel cuore della città, la cui mancanza non ha causato solo un danno economico, ma anche un danno culturale e creativo. Ora, nonostante tutti i problemi che rimangono da risolvere, occorre già concentrarsi sull’edizione 2021 del Salone e fare in modo che sia una manifestazione che valga il doppio, all’insegna del rilancio e della ripartenza.

 

La ripresa: negozi di bricolage presi d’assalto

 

Con la riapertura concessa alle aziende e la successiva possibilità data alle persone di potersi spostare più “liberamente”, il settore ha potuto riprendere la propria attività produttiva e di commercio. Particolarmente interessante è stata la ripresa legata al bricolage: complice la quarantena affrontata e la possibilità, una volta liberi di circolare, di potersi recare nei negozi per acquistare prodotti idonei a rinnovare casa, il settore del bricolage e del “fai-da-te” ha subito un vero e proprio “assalto” da parte della clientela.

Stocard, nota app per la raccolta digitale delle proprie carte fedeltà, ha condotto un’analisi qualitativa degli acquisti fatti dagli oltre 7,7 milioni di utenti dell’app nella cosiddetta “Fase 2” confrontandoli con gli acquisti fatti a febbraio, prima del lockdown. Ciò che emerge in maniera netta è che il bricolage rientra tra i primi tre settori sui quali si sono concentrati gli acquisti nella Fase 2: considerando gli acquisti fatti nel periodo di febbraio come pari al 100%, gli acquisti dei consumatori nella Fase 2 per il bricolage sono stati pari al 96%.

Stesso discorso può essere fatto per i negozi di arredamento, complementi d’arredo ed oggettistica per la casa: anche in questo caso gli acquisti registrati nella Fase 2 sono tornati ai livelli di febbraio, nel periodo antecedente al lockdown, registrando un valore pari al 94%”.

 

DiCOmo: sempre al fianco di produttori e grande distribuzione.

 

In questi mesi di incertezze, cambiamenti e novità, DiCOmo ha cercato sempre di supportare i propri Clienti mostrando solidità e continuità nella pronta risoluzione delle difficoltà commerciali create da Covid 19; ha gestito brillantemente le problematiche di annullamento e/o di modifica degli ordini e delle consegne, traducendo, interpretando e inoltrando, incessantemente, le numerose circolari di aggiornamento della GDO. Tutto questo grazie alla sua versatilità che gli ha permesso di adottare, fin da subito, la modalità “smart working”, così da mettere lo Staff in condizione di lavorare in autonomia e flessibilità da casa, in completa sicurezza, assicurando ai propri Clienti una presenza affidabile e costante.

Per DiCOmo, infatti, la vicinanza con il cliente è un punto molto delicato ed importante e l’azienda si è prodigata per poter assicurare sempre e comunque continuità. La ripresa non sarà immediata, ma siamo fiduciosi che quanto seminato possa dare dei buoni frutti, facendo ripartire il mercato e dando la spinta giusta per tornare a pensare positivo, cosa che DiCOmo non ha mai smesso di fare.